I diversi tipi di diete chetogeniche

I diversi tipi di diete chetogeniche

In genere si crede che esista un unico tipo di Dieta Chetogenica eppure, se chiedi in giro com’è fatta o le caratteristiche di questo tipo di dieta, escono risposte anche molto diverse tra di loro. 

Ad esempio, molte persone ti risponderebbero che la Dieta Chetogenica è quella dieta composta da alimenti come carne, pesce, uova, latticini , verdure di (quasi) tutti i tipi e grassi come olio di oliva, avocado e frutta secca. Cereali, legumi e frutta sono banditi o usati in quantità estremamente limitate (in genere viene usata poca frutta fresca - e solo di certe tipologie - come guarnizione).

Per molti altri, invece, la Dieta Chetogenica è quella dieta a base di “beveroni” di proteine in polvere e, al massimo, un unico pasto giornaliero composto dagli alimenti descritti prima.

Infine, ci sono persone che conoscono la Dieta Chetogenica come il tipo di dieta basata su alimenti speciali comprati in centri specializzati. Alimenti che assomigliano a quelli “normali” (come pasta, pane e riso), ma che sono a base di ingredienti chetogenici.

Come mai tutta questa varietà di risposte? Alla fine, quando si parla di altri tipi di diete (ad esempio, la Dieta Mediterranea, la Dieta a Zona o la Dieta Paleo) i “paletti”, come gli alimenti da utilizzare e il rapporto tra di loro, sembrano più stringenti.

Per capire come mai possono coesistere diete chetogeniche anche molto diverse tra di loro bisogna partire dal nome stesso della dieta. Dieta Chetogenica, infatti, significa letteralmente “dieta capace di produrre (-genica) corpi chetonici (cheto-)”. 

I corpi chetonici sono delle molecole derivate - dopo diversi e complessi processi - dagli acidi grassi (quelli dell’olio di oliva o delle maniglie dell’amore) che assumi con la dieta. Il tuo organismo trasforma gli acidi grassi in corpi chetonici per ottenere un prodotto più raffinato in grado a) di essere trasportato più facilmente all’interno del tuo organismo b) di essere utilizzato anche da quei tessuti che non possono usare direttamente gli acidi grassi ma, invece, possono usare i corpi chetonici.

In breve, quello che distingue una dieta chetogenica dalle diete non chetogeniche, è proprio la capacità di indurre il corpo a ricavare la propria energia dai corpi chetonici. Pertanto, qualsiasi strategia dietetica in grado di indurre il corpo a produrre corpi chetonici, potrebbe essere chiamata “dieta chetogenica”. Poco importa da quali alimenti questa dieta è formata.

Anche se poi a livello pratico dei paletti dobbiamo metterli, grazie a questo cambio di punto di vista (da dieta chetogenica come dieta composta da un certo tipo di alimenti a dieta che favorisce la produzione di corpi chetonici) che è possibile far coesistere più tipi di Diete Chetogeniche anche quando queste non si assomigliano tra di loro.

In questo articolo ti voglio parlare di alcune varianti classiche di Diete Chetogeniche mostrandoti i loro punti di forza e le loro debolezze per poi mostrarti quando e in quali occasioni è meglio scegliere una piuttosto che un’altra.

Le diete chetogeniche che andrai a vedere sono queste:

  • Dieta chetogenica standard (SKD)
  • Targeted Ketogenic Diet (TKD)
  • Dieta chetogenica ciclica (CKD)
  • Very-low-calorie ketogenic diet (VLCKD)
  • MCT Ketogenic Diet

Tralasciamo da questo articolo le diete chetogeniche basate sui sostituti del pasto, non è la sede per trattarle. Andiamo ad approfondire, quindi, le tipologie di diete chetogeniche della lista appena presentata.

Dieta chetogenica standard (SKD)

Iniziamo dalla Dieta chetogenica standard o SKD (acronimo che sta per Standard Ketogenic Diet). La SKD è una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati, moderatamente proteica e molto ricca di grassi. È una delle varianti più conosciute e utilizzate della dieta chetogenica, impiegata sia in ambito nutrizionale, per perdere peso, che in ambito clinico, come nella gestione dei pazienti epilettici farmaco-resistenti (ossia pazienti che soffrono di crisi di epilessia che non si possono controllare con i farmaci).

La dieta chetogenica standard prevede che il 70-75% delle calorie provenga dai grassi, il 20-25% dalle proteine e il restante 5-10% dai carboidrati. Grassi, proteine e carboidrati sono forniti da alimenti solidi e “reali”: la Dieta Chetogenica Standard, quindi, si basa su alimenti veri e propri e non su polveri proteiche o sostituti pasto.

Fondamentale per la chetosi, ossia la produzione di corpi chetonici, è il mantenimento di un corretto rapporto tra alimenti pro-chetogenici (grassi e in parte proteine) e alimenti non chetogenici (carboidrati e in parte proteine). Se gli alimenti non chetogenici “superano” quelli chetogenici il corpo non è più indotto a produrre corpi chetonici ma, bensì, passa ad un metabolismo basato sul bruciare carboidrati, principalmente, e grassi, marginalmente.

Perché questo? Perché raffinare i grassi in corpi chetonici costa energie e il tuo organismo evita di farlo se può usare fonti che può bruciare direttamente senza doverle ritoccare prima.

Nota: il tuo organismo può bruciare grassi direttamente senza trasformarli prima in corpi chetonici, ma solo alcuni tessuti possono usare gli acidi grassi per ricavare energia e l’efficienza di questo processo è minore rispetto a usare corpi chetonici.

Pertanto il tuo organismo brucia grassi “duri e puri” solo quando sono presenti anche i carboidrati così da poter dedicare questi ultimi ai tessuti che usano con scarsa efficienza i grassi (o non possono proprio usarli). Quando, invece, il tuo organismo si trova a dover contare solo sugli acidi grassi, allora attiva le vie biologiche che trasformano gli acidi grassi in corpi chetogeni. I corpi chetonici, infatti, possono essere usati bene anche da quei tessuti (o, almeno, quasi tutti) che hanno difficoltà a usare i grassi come fonte energetica diretta.

Benefici Dieta chetogenica standard (SKD)

La dieta chetogenica standard è una valida scelta in diverse situazioni, anche di carattere clinico. Di seguito sono sintetizzati alcuni dei benefici associati a questo approccio dietetico:

  • Perdita di massa grassa: trasformando i grassi in corpi chetonici (sia i grassi alimentari che quelli conservati nel tessuto adiposo) e usando quasi solo quelli come fonte energetica va da sé che la perdita di massa grassa è favorita rispetto agli approcci dietetici non chetogenici.

  • Miglioramento del controllo della glicemia: la Dieta Chetogenica Standard può aiutare a migliorare il controllo della glicemia quando i valori sono alterati e troppo alti, poiché limitando i carboidrati si favorisce il ripristino del corretto equilibrio glicemico.

  • Riduzione dell’infiammazione: tramite due meccanismi differenti a) I corpi chetonici bloccano direttamente la sintesi di diversi mediatori pro-infiammatori, b) il glucosio in eccesso causa infiammazione sistemica di basso grado pertanto, facilitando la riduzione della glicemia, la SDK è, indirettamente, antinfiammatoria.

Svantaggi Dieta Chetogenica Standard

  • Non è facile mantenere a lungo una SKD perché vengono esclusi gli alimenti contenenti carboidrati, compresi quelli che caratterizzano i pasti liberi o da occasione (pizza, gelato, dolci vari).

  • Aumenta il rischio di incorrere in carenze nutrizionali (vitamine e minerali) causate dall’esclusione di intere categorie alimentari (cereali, frutta); inoltre, la dieta chetogenica in sé aumenta il fabbisogno di alcuni minerali.

  • Aumenta il rischio di incorrere in stipsi: la Dieta Chetogenica Standard può ridurre la frequenza delle evacuazione in parte perché esclude alimenti ricchi di fibre (cereali integrali, legumi e frutta), in parte perché alcuni tipi di zuccheri e carboidrati, che mancano nella SKD, hanno la capacità di richiamare acqua nel lume intestinale favorendo la formazione di feci più morbide.

Dieta Stile Atkins

La dieta Atkins è un regime dietetico ideato dal medico Robert Coleman Atkins durante la metà degli anni ‘70. Questo approccio è stato formulato con l’obiettivo di indurre un dimagrimento rapido per poi arrivare gradualmente ad una dieta di mantenimento tramite una serie di piccole modifiche dietetiche. La dieta Atkins è molto simile alla dieta chetogenica standard - potremmo dire che è una sua variante - e si basa sugli stessi principi: indurre la chetosi per favorire la perdita di massa grassa. 

Tuttavia, la dieta Atkins presenta delle caratteristiche che la contraddistinguono dalla Dieta Chetogenica Standard come, ad esempio, la suddivisione in 4 fasi consequenziali che differiscono per la quantità di carboidrati assunti (minime nella fase 1 poi, via via crescenti dalla seconda fino alla quarta fase pur non raggiungendo mai le quantità previste da una dieta mediterranea) e il fatto che devi comporre il tuo menù alimentare “Atkins” scegliendo solo all’interno di una lista ben precisa di alimenti concessi.

Queste differenze riguardano, però, solo come viene strutturato l’approccio dietetico, non incidono molto sulla “sostanza” della dieta che è la stessa della chetogenica standard ossia indurre e mantenere uno stato di chetosi (almeno durante le prime 3 fasi).

La differenza più rilevante della dieta Atkins riguarda, invece, la distribuzione dei macronutrienti. Mentre nella Dieta Chetogenica Standard il 75% circa delle calorie proviene dai grassi e il 20% circa proviene dalle proteine, nella dieta Atkins le percentuali sono diverse: il 60% delle calorie proviene dai grassi e il 30% delle calorie proviene dalle proteine. Questo rapporto tra proteine e grassi a favore dei primi può rendere la chetosi più instabile rispetto alla chetosi indotta da una Dieta Chetogenica Standard in quanto le proteine sono solo al 50% chetogeniche (o pro-chetosi) mentre al 50% sono glicogeniche (o anti-chetosi) laddove i grassi sono sempre chetogenici al 100%. Una chetosi più instabile non è un problema all’atto pratico, al contrario, una % minore di grassi si traduce in quantità minori di grassi da assumere durante la giornata. Siccome la quota proteica alimentare grossomodo è sempre la stessa a prescindere dall'approccio dietetico scelto, poter introdurre quantità minori di grassi giornalieri rende la dieta Atkins un approccio interessante per tutte quelle persone che tendono a mangiare poco e che male riuscirebbero a tollerare le quantità di grassi previste in una Dieta Chetogenica Standard.

Benefici Dieta Atkins

  • Seguire una dieta a fasi aiuta perché uno sa cosa fare e cosa aspettarsi a priori e questo riduce ansie e preoccupazioni.
  • Nelle persone che tendono a mangiare poco e che hanno un fabbisogno calorico relativamente basso, scegliere un approccio dietetico che preveda un quantitativo minore di grassi da assumere al giorno è una scelta più vantaggiosa a livello pratico.

Svantaggi Dieta Atkins

  • La dieta Atkins è una dieta povera di carboidrati anche nella quarta e ultima fase il che rende questa dieta non adatta per gli atleti; per chi, pur non essendo un atleta, pratica attività fisica strutturata e per chi fa un lavoro fisico gravoso.
  • L’apporto di proteine più elevato rispetto alla variante SKD può ridurre la produzione dei corpi chetonici e/o causare una chetosi instabile.

Targeted ketogenic diet (TKD)

La Dieta chetogenica mirata o Targeted Ketogenic Diet (TKD) altro non è che la Dieta Chetogenica Standard dove, però, vengono aggiunti i carboidrati nei pasti attorno (poco prima, durante, poco dopo) gli allenamenti.

Gli apporti di nutrienti sono quindi identici alla SKD, a cui semplicemente si aggiungono 20-50 g di carboidrati prima e/o durante e/o dopo gli allenamenti. Questi carboidrati possono derivare da fonti alimentari (pane, gallette, frutta) o da integratori e/o zuccheri semplici (maltodestrine, zucchero, miele).

Le quantità di carboidrati variano a seconda del tipo di allenamento: se l’allenamento dura ore ed è molto provante le quantità di carboidrati possono essere davvero molto alte (150 g e più). In altri casi, invece, le quantità di carboidrati possono essere davvero modeste (poche decine di grammi, 10-30 g).

Carboidrati, esercizio e Dieta Chetogenica Mirata

Durante gli allenamenti il tessuto muscolare deve contrarsi con forza e molto frequentemente. In questa condizione il tessuto muscolare usa i carboidrati sotto forma di glicogeno precedentemente “conservato” al suo interno.

Al contrario, se gli sforzi muscolari sono blandi e leggeri, come nel caso di una camminata o nel movimento di tutti i giorni, il tessuto muscolare preferisce usare acidi grassi e corpi chetonici perché non ha “fretta” di ricavare energia, pertanto vanno bene i grassi e i corpi chetonici risparmiando i carboidrati per gli sforzi più intensi.

Introdurre carboidrati fa, ovviamente, uscire dalla chetosi, ma fa uscire dalla chetosi solo durante l’allenamento e nelle (poche) ore successive. Si ritorna ben presto a produrre corpi chetonici perché la maggior parte dei carboidrati vengono usati direttamente durante l’allenamento oppure incamerati ricostituendo le scorte di glicogeno.

Alti livelli di glicogeno intramuscolare favoriscono l’attivazione delle vie metaboliche che sono alla base della riparazione e della crescita muscolare. Aggiungere i carboidrati durante l’allenamento non solo mantiene alte le performance sportive, ma aiuta anche a mantenere e tonificare la massa muscolare.

Benefici Dieta Chetogenica Mirata

  • La TKD è utile per chi fa sport abbastanza assiduamente e deve mantenere elevate le sue prestazioni, seguendo una dieta chetogenica per massimizzare l’affidamento del corpo al grasso e i corpi chetonici.

  • La TKD favorisce la tonificazione della massa muscolare grazie all’attivazione delle vie biochimiche preposte per la crescita e la riparazione del tessuto muscolare stesso.

Svantaggi Dieta Chetogenica Mirata

  • Difficoltà a trovare il giusto apporto di carboidrati in modo da sfruttarli solo durante l’allenamento, ma senza che questi vadano a disturbare la chetosi durante il resto del tempo.

Dieta chetogenica ciclica (CKD)

La dieta chetogenica ciclica (CKD) è una Dieta Chetogenica Standard dove, però, vengono inseriti dei giorni di “ricarica” di carboidrati. Tipicamente si seguono 5-6 giorni di fila di Dieta Chetogenica Standard per poi aggiungere 1-2 giorni ad alto contenuto di carboidrati. Giorni che, di solito, ricadono nel fine settimana - così da migliorare anche l’impatto sociale della dieta, visto che è in quei giorni che ci si concede, in genere, un pasto fuori o di mangiare diversamente. 

Questo tipo di approccio è utile soprattutto per le persone che devono seguire una dieta chetogenica ma senza, per questo, rinunciare ad occasioni sociali o di convivialità come, ad esempio, la classica pizzata del sabato sera.

La Dieta Chetogenica Ciclica è utile anche agli sportivi che, magari, non hanno necessità di mantenere le performance sportive sempre e costantemente al massimo senza rischi che calino (non hanno quindi bisogno dei carboidrati durante l’allenamento), ma beneficiano comunque dello stimolo alla riparazione e crescita muscolare fornita dai carboidrati.

Benefici Dieta Chetogenica Ciclica

  • Migliore aderenza alla dieta chetogenica perché è possibile consumare pasti liberi a base di carboidrati.

  • Grazie alle ricariche di carboidrati il tessuto muscolare rimane sempre con il pieno di glicogeno cosa che mantiene buone le prestazioni sportive e favorisce crescita e riparazione muscolare.

Svantaggi Dieta Chetogenica Ciclica

  • Difficoltà a rientrare in chetosi in seguito di ricariche di carboidrati eccessive, tuttavia è un aspetto che si risolve facilmente con un po’ di pratica.

Very-low-calorie ketogenic diet (VLCKD)

La dieta chetogenica a bassissimo contenuto di calorie, nota anche come Very-Low-Calorie Ketogenic Diet o VLCKD, è una dieta chetogenica creata con l’obiettivo di incentivare una forte perdita di peso attraverso la chetosi e una marcata restrizione calorica.

La dieta VLCKD funziona come una Dieta Chetogenica Standard: basso apporto di carboidrati (<50 g/giorno) e normale apporto proteico (1–1,5 g di proteine/kg di peso corporeo). La grande differenza è che anche i grassi vengono tenuti molto bassi, cosa che non avviene con la Dieta Chetogenica Standard. L’apporto calorico risulta essere quindi estremamente basso (800-1000 kcal/giorno o anche meno), apporto che si ottiene, spesso, sostituendo 2 o 3 pasti principali giornalieri con uno shaker a base di proteine in polvere. Il terzo pasto può essere fatto con alimenti solidi e, in questo caso, si usano gli stessi alimenti previsti nella SKD. 

Nota: All’interno delle VLCKD rientrano, spesso, anche le diete a base di sostituti pasto. L’unica differenza è che, al posto dello shaker proteico, vengono consumati alimenti a bassissimo contenuto calorico e ad alto contenuto proteico.

Benefici Very-Low Calorie Ketogenic Diet

  • Veloce e marcata perdita di grasso in virtù di un apporto calorico molto basso.

  • Buon mantenimento della massa magra grazie ad un apporto proteico consistente. Tuttavia una perdita muscolare c’è sempre a causa dell’apporto estremamente basso di calorie.

  • Migliore gestione della fame rispetto alle diete non chetogeniche, a parità di calorie, grazie all’effetto di soppressione dell'appetito indotto dai corpi chetonici.

Svantaggi Very Low-Calorie Ketogenic Diet

  • Difficoltà a seguire la dieta, sia per il basso apporto calorico, sia perché si tratta di una dieta poco conciliabile con una vita sociale normale (niente pasti liberi).

  • È difficile assumere le giuste quantità di vitamine, minerali e fibre. L’integrazione è, quindi, obbligatoria, pena soffrire di disturbi propri di carenze micronutrizionali (malessere, spossatezza, stitichezza, debolezza del sistema immunitario con conseguente aumentato rischio di infezioni, stitichezza).

MCT Ketogenic Diet

La dieta chetogenica con MCT è una variante della Dieta Chetogenica Standard dove i grassi assunti con l’alimentazione derivano quasi tutti da acidi grassi a catena media (MCTs). Gli MCT sono un particolare tipo di grassi che si trovano principalmente nell’olio di cocco, nel cocco intero, nel burro ghee, nei prodotti caseari ovini e in supplementi specifici come gli olii MCT.

Gli acidi grassi a catena media sono assorbiti più velocemente rispetto agli altri tipi di grassi e questo fa sì che siano trasformati in corpi chetonici più facilmente e rapidamente dal fegato. 

Benefici MCT Ketogenic Diet

  • L’ingresso in chetosi è più veloce rispetto ad altre diete chetogeniche.

Svantaggi MCT Ketogenic Diet

  • Possibile malassorbimento e conseguente diarrea e gonfiore addominale in soggetti sensibili, soprattutto nelle fasi iniziali e utilizzando prodotti raffinati che contengono solo MCT (come gli olii MCT).

  • Possibile monotonia nella dieta: gli alimenti che forniscono MCT sono limitati e, siccome bisogna limitare le altre fonti di grassi, allora tocca limitare anche le fonti proteiche scegliendo solo quelle più magre.

Dieta Chetogenica Mediterranea

Dieta Chetogenica e Dieta Mediterranea sembrano all’apparenza su due Universi differenti - se stiamo a sentire i fautori della “dieta mediterranea” che mediterranea non è. Infatti, esiste un punto di incontro che permette di unire i benefici per la salute di entrambi questi stili alimentari. 

Le numerose proprietà benefiche della Dieta Mediterranea sono, per la maggior parte, attribuibili al consumo di specifici alimenti, piuttosto che alla caratteristica piramide alimentare che la rende una dieta prevalentemente ricca di carboidrati e basata sui cereali, spesso riconosciuta erroneamente per le percentuali tra carboidrati, proteine e grassi di - rispettivamente - 55%, 15%, 30%. Sono diversi gli alimenti mediterranei a ridotto contenuto di carboidrati che consentono l’instaurarsi della chetosi: olio extravergine di oliva, olive, pesci del mediterraneo, la grande varietà di verdure, frutta secca a guscio, ma anche erbe, spezie e… vino! 

Non solo questi alimenti rendendo possibile una Dieta Chetogenica in versione mediterranea, ma consentono un avvicinamento alla nostra cultura, con i suoi sapori e le buone abitudini alimentari che ci dona. Oltre che il consumo di alimenti salubri e di alta qualità. Rendere sostenibile la Dieta Chetogenica implica necessariamente abbattere inutili paletti autoimposti come la demonizzazione assoluta dei grassi saturi o la limitazione ai pochi classici alimenti generalmente prescritti nei piani alimentari chetogenici. Il territorio Mediterraneo in generale ed Italiano in particolare, infatti, vanta eccellenze enogastronomiche invidiabili in tutto il mondo, basti pensare - parlando di alimenti per perfetti “menu chetogenici” - alla varietà di salumi e formaggi tra i più svariati nelle varie regioni, tartufi, cioccolato o a carni bovine come Fassona, Chianina o Podolica. 

Dieta Chetogenica Vegetariana

Un mito duro a morire è che la Dieta Chetogenica sia una dieta iperproteica e in prevalenza carnea. In realtà, l’apporto proteico è moderato ed è possibile escludere la carne e il pesce. Certo, la rosa di alimenti tra cui scegliere verrà di conseguenza drasticamente ridotta, ma è possibile seguire un regime chetogenico in stile vegetariano. La distribuzione dei macronutrienti rimane identica alla Dieta Chetogenica Standard, ciò che varia nella versione vegetariana (o vegana) è la selezione degli alimenti.

 La difficoltà maggiore nella Dieta Chetogenica Vegetariana, e ancor di più in quella Vegana, risiede nel soddisfacimento della quota proteica giornaliera. Nella maggior parte dei casi gli alimenti proteici vegetali portano con sé anche un discreto quantitativo di carboidrati, è pertanto difficoltoso conciliare apporto proteico e soglia glucidica giornaliera. Attenzione, quindi, all’apporto glucidico complessivo del tuo menù, se segui un’alimentazione basata sui vegetali. In caso di dieta vegetariana, uova e formaggi (sia freschi che stagionati) sono di grande aiuto per raggiungere questo scopo, ma hai la possibilità di optare per proteine vegetali a ridotto contenuto di carboidrati quali ad esempio i derivati della soia come tofu e tempeh, muscolo di grano, seitan, legumi a ridotto contenuto di carboidrati come arachidi ed edamame e integratori di proteine o aminoacidi.

Come scegliere la dieta chetogenica “giusta” nelle varie situazioni

Viste le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi delle varie tipologie di dieta chetogenica, vediamo ora in quali situazioni conviene adottare l’uno o l’altro approccio.

Tieni presente che si tratta solo di esempi ideali, basati su parametri molto limitati: nel lavoro in studio con persone reali si prendono in considerazione tanti altri elementi in più, tanto che è improbabile definire un percorso generico che vada bene per un’intera categoria di persone.

Sedentari con peso in eccesso da perdere gradualmente

In questo caso può essere utile:

  • Iniziare con una Dieta Chetogenica Standard a cui far seguire una
  • Dieta Chetogenica Ciclica dopo essersi ben adattati alla chetosi in modo da favorire l’aderenza alla dieta grazie alla presenza di alimenti glucidici nel fine settimana.
    • In alternativa ai punti precedenti, utile soprattutto nei soggetti che tendono a mangiare poco, è possibile utilizzare una dieta stile Atkins fino a che non viene raggiunta la chetosi, dopodiché è sufficiente introdurre 1-2 pasti con carboidrati nel fine settimana (di norma, chi mangia abitualmente poco, si appaga anche con un solo pasto libero a settimana di modeste dimensioni).
  • Arrivati al peso forma si può cominciare a reintrodurre i carboidrati i quali possono essere introdotti e mantenuti “vita natural durante” oppure si può passare ad una dieta in cui si alternano periodi di Dieta Chetogenica Ciclica (o dieta stile Atkins) a periodi di dieta glucidica.

Sedentari con peso in eccesso da perdere velocemente

In questo caso può essere utile:

  • Iniziare con una Very-Low-Calorie Ketogenic Diet (VLCKD) fino a perdere i kg previsti a cui far seguire una
  • Dieta Chetogenica Ciclica se è necessario continuare con la perdita di peso. Altrimenti, soprattutto se si è in presenza di scarsa compliance, si può passare ad
  • Un approccio flessibile all’alimentazione che reintroduca anche gli alimenti con carboidrati, seppure con una certa temporizzazione e “intelligenza”.

Sportivo con peso da perdere mantenendo la prestazione

In questo caso può essere utile:

  • Iniziare con una Dieta Chetogenica a base di MCT per accelerare l’ingresso in chetosi, pur continuando ad introdurre alimenti solidi. Meglio evitare una VLCKD che porterebbe inevitabilmente ad una perdita di massa magra (ininfluente per un sedentario, rilevante per uno sportivo). Passare poi ad una
  • Targeted Ketogenic Diet, in modo da rimanere in chetosi, pur mantenendo alte le prestazioni sportive. Al posto della Targeted Ketogenic Diet può andar bene anche una Dieta Chetogenica Ciclica o una combinazione delle due. Dipende molto dal tipo di sport, frequenza degli allenamenti, obiettivi dell’atleta.
Torna al blog